Misura rivolta a sostenere la creazione di impresa e di attività di lavoro autonomo da parte di soggetti che hanno difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito

Possono presentare domanda di finanziamento i soggetti che intendono candidare una iniziativa imprenditoriale in una delle forme di seguito indicate:

  • Lavoratore autonomo;
  • Società di persone;
  • Società cooperative;
  • Società a responsabilità limitata;
  • Società a responsabilità limitata semplificata ai sensi dell’art. 2463-bis codice civile;

Alla data di inoltro della domanda, i soggetti proponenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti, in relazione alla tipologia di iniziativa da candidare:

1) In forma singola (lavoratore autonomo) è richiesto che il soggetto proponente:
I. sia disoccupato. Qualora il soggetto proponente sia un lavoratore autonomo che rientra nella cosiddetta disoccupazione parziale, la domanda sul presente Avviso potrà essere presentata solo per la creazione di una nuova attività pur conservando la Partita Iva già attribuitagli;
II. sia residente in Basilicata e maggiorenne;
III. non abbia ricevuto protesti per assegni e/o cambiali negli ultimi cinque anni e non sia sottoposto ad una delle pene accessorie di cui agli artt. 32 bis5 , 32 ter6 e 32 quater7 del codice penale.

2) in forma associata (costituende società di persone, società cooperativa, società a responsabilità limitata semplificata, società a responsabilità limitata). È richiesto che:
I. la maggioranza numerica dei soggetti proponenti che detengono la maggioranza delle quote della costituenda società siano rappresentati da soggetti disoccupati;
II. la totalità dei soggetti proponenti sia residente in Basilicata ed abbia compiuto 18 anni;
III. la totalità dei soggetti proponenti non sia sottoposta ad una delle pene accessorie di cui agli artt. 32 bis 8 , 32 ter9 e 32 quater10 del codice penale e non abbia ricevuto protesti per assegni e/o cambiali negli ultimi cinque anni.

  1. Sono finanziabili le iniziative, da realizzarsi in Basilicata, finalizzate alla creazione d’impresa e di attività di lavoro autonomo, compreso il “Trasferimento d’azienda”;
  2. In caso di costituzione di impresa in forma associata, i soggetti proponenti dovranno costituire la propria impresa in una delle forme previste prima dell’adozione della delibera di concessione del finanziamento;
  3. I soggetti proponenti che intendono avviare un’attività di lavoro autonomo dovranno comunicare l’apertura della Partita IVA prima dell’adozione della delibera di concessione del finanziamento.

I finanziamenti concessi:

  • Importo minimo: € 5.000,00
  • Importo massimo: € 25.000,00
  • Durata: fino a un massimo di 72 mesi, escluso il preammortamento di 12 mesi.
  • In particolare, per i microcrediti:
    – fino a € 20.000,00 la durata è di 60 mesi;
    – superiori a € 20.000,00 la durata è di 72 mesi.
  • Tasso applicato: zero.
  • Spese per l’istruttoria: zero.
  • Commissioni di erogazione: zero.

Il finanziamento andrà a coprire i costi connessi alla realizzazione del programma ammesso che potrà comprendere sia spese per investimenti (materiali e immateriali) sia spese di funzionamento e gestione, connesse all’attività economica da realizzare.

I costi relativi alle spese per investimento dovranno essere superiori al 50% del complessivo programma ammesso. Conseguentemente le spese di funzionamento e gestione dovranno essere inferiori al 50% del complessivo programma ammesso.

Sono ritenute ammissibili le spese strettamente funzionali all’attività da esercitare, effettuate in data successiva a quella di:

a. costituzione dell’impresa, nel caso di società;
b. attribuzione della Partita IVA, nel caso di lavoratore autonomo;
c. comunicazione della variazione dell’attività15, nel caso di lavoratore autonomo che rientra nella cosiddetta disoccupazione parziale.
Sono ammissibili le seguenti spese per investimenti materiali ed immateriali (a titolo esemplificativo e non esaustivo), riferiti a beni e servizi considerati ammortizzabili e al lordo dell’IVA:
a. spese di costituzione della società, nel caso di “creazione di una nuova attività economica”;
b. spese per opere murarie e assimilate a condizione che facciano parte di un progetto organico e funzionale. Non saranno ammessi progetti costituiti solo da opere murarie e assimilate;
c. spese per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, arredi, hardware;
d. spese per l’acquisto di automezzi esclusivamente di tipo commerciale e strettamente funzionali all’effettiva produzione del bene e/o erogazione del servizio, a servizio della tipologia di attività candidata e a servizio esclusivo dell’unità produttiva interessata dall’agevolazione;
e. programmi informatici, portale web, brevetti e certificazioni;
f. per le iniziative relative al “Trasferimento d’azienda” sono finanziabili anche le spese relative all’acquisizione di attività preesistenti, purché nel limite massimo del 49% delle spese per investimenti;
g. consulenze specialistiche (compresa la spesa per la perizia tecnica asseverata a certificazione delle spese sostenute a ultimazione dell’investimento).

Sono ammissibili le seguenti spese di funzionamento e gestione (a titolo esemplificativo e non esaustivo), al lordo dell’IVA:

a. spese per merci, materie prime, semilavorati e materiali di consumo;
b. spese di promozione e pubblicità, comprese le spese per campagne di web marketing;
c. spese per la locazione di immobili;
d. spese relative alle utenze intestate direttamente al destinatario finale del finanziamento (energia, riscaldamento, acqua, telefoniche, connessioni alla rete, ecc);
e. abbonamenti a banche dati;
f. spese relative al personale contrattualizzato a tempo indeterminato o determinato assunto in applicazione dei CCNL firmati dai sindacati maggiormente rappresentativi;
g. corsi di formazione e prestazioni professionali.

Non sono ammissibili le seguenti spese relative a:

a. acquisto di motoveicoli e automobili (ad eccezione dei veicoli commerciali);
b. acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi;
c. interessi passivi e spese per leasing;
d. acquisto di terreni e beni immobili;
e. beni e servizi il cui pagamento è stato effettuato in contanti o con altra modalità non tracciabile;
f. costi relativi a tasse, spese amministrative, multe, penali, ammende, sanzioni pecuniarie;
g. interessi di mora;
h. ammortamenti;
i. commissioni per operazioni finanziarie, le perdite di cambio e gli altri oneri meramente finanziari;
j. costituzione e gestione di una rete di distribuzione o altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione verso paesi terzi o Stati membri;
k. consolidamento debiti bancari;
l. acquisto di beni di rappresentanza o ad uso promiscuo;
m. beni e servizi forniti da soggetti (persone fisiche o giuridiche) che siano in qualsiasi forma legati al Destinatario Finale ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile;
n. beni e servizi se intervenute tra soggetti tra i quali intercorrono rapporti di parentela e affinità entro il terzo grado.

L’acquisto di beni usati è spesa ammissibile purché vengano rispettate, ai sensi art. 16 del D.P.R. n. 22 del 5 febbraio 2018 le seguenti condizioni:

a. il venditore rilascia una dichiarazione attestante la provenienza esatta del materiale e che lo stesso, nel corso degli ultimi sette anni, non ha beneficiato di un contributo pubblico regionale, nazionale o europeo;
b. il prezzo del materiale usato non è superiore al suo valore di mercato ed è inferiore al costo di materiale simile nuovo;
c. le caratteristiche tecniche del materiale usato acquisito sono adeguate alle esigenze dell’operazione e sono conformi alle norme e agli standard pertinenti.

Le spese di investimento ammissibili devono essere tutte sostenute entro il termine di 6 mesi dalla data di erogazione del microcredito.

Le spese di funzionamento e gestione ammissibili devono essere tutte sostenute entro il termine di 12 mesi dalla data di erogazione del Microcredito.

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FAQ – Fondi Interprofessionali

Un Fondo Interprofessionale è un sistema efficiente e innovativo che finanzia gratuitamente la formazione, secondo le esigenze di ogni singola azienda.

I Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali per la Formazione Continua sono organismi di natura associativa, promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali, attraverso specifici Accordi Interconfederali, stipulati dalle organizzazioni sindacali, dei datori di lavoro e dei lavoratori, maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

Attualmente sono operativi 19 Fondi, di cui tre dedicati ai Dirigenti.

Senza alcun aggravio di costi, le imprese possono destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all’INPS (il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) a uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali, attraverso le dichiarazioni contributive mensili inviate tramite modello Uniemens.

I datori di lavoro possono aderire a un secondo fondo esclusivamente per la formazione dei propri dirigenti, scegliendo tra i Fondi costituiti per tale scopo.

L’azienda potrà contattare il proprio Consulente del Lavoro, il quale procederà indicando nel flusso Uniemens mensile, per ciascun dipendente interessato all’obbligo contributivo (operai, impiegati, quadri), il codice di riferimento per l’adesione al Fondo.

In particolare, all’interno dell’elemento denuncia aziendale, l’elemento fondointerprof deve indicare: “adesione per le informazioni relative alle comunicazioni di adesione ai fondi interprofessionali”.

L’elemento adesione, a sua volta, deve contenere i seguenti elementi:

  • CODFONDO (Codice del Fondo),
  • NUMDIP (Numero dei dipendenti).

È importante ricordare che l’iscrizione ai Fondi riguarda esclusivamente la matricola INPS e non la Partita IVA aziendale.

L’adesione va effettuata una sola volta, ha validità annuale e, salvo revoca espressa, si intende tacitamente prorogata.

L’adesione è completamente gratuita e si può aderire sempre, utilizzando le denunce contributive del mese corrente.

Per ottenere il contributo dei fondi bisogna, come prima cosa, aderire a un Fondo Inteprofessionale.

Una volta iscritti, è possibile partecipare agli avvisi periodicamente messi a bando dai fondi, in forma singola o associata, o richiedere un finanziamento tramite il Conto formativo aziendale o aggregato, a seconda delle procedure previste dal singolo Fondo.

In base alle caratteristiche dell’impresa e del suo fabbisogno formativo, Memory Consult accompagna le aziende nella scelta della soluzione migliore per ricevere il finanziamento e cura tutti gli adempimenti burocratici e amministrativi per la richiesta.

Ogni azienda può aderire:

  • a un solo Fondo Interprofessionale, per i propri Dipendenti,
  • e a un solo Fondo, per i propri Dirigenti

Le aziende già iscritte e che intendano trasferire l’adesione da un fondo a un altro, devono effettuare la revoca tramite la “Denuncia Aziendale” del flusso UNIEMENS,

  • inserendo all’interno dell’elemento “FondoInterprof” l’opzione “Revoca”,
  • utilizzando il codice REVO ,
  • e selezionando, contestualmente nella stessa Denuncia, il codice identificativo per aderire al nuovo fondo.

E’ prevista dalla normativa vigente, per le aziende con un numero di dipendenti superiore a 49 nell’ultimo triennio, la possibilità di trasferire parte delle risorse accantonate al Fondo a cui hanno aderito, a un nuovo Fondo (cosiddetta”portabilità”).

Per maggiori informazioni e per verificare i requisiti e la procedura per la portabilità dei Fondi, Memory Consult è a vostra disposizione.

I destinatari della formazione sono operai, impiegati e quadri dipendenti delle aziende, aderenti al fondo di interesse, che versano il contributo aggiuntivo obbligatorio dello 0,30%.

A seconda dei fondi interprofessionali e a seconda degli avvisi messi a bando, sono previsti dei progetti formativi indirizzati specificamente a determinate categorie di lavoratori.

Esistono Fondi dedicati al finanziamento della formazione dei soli dirigenti, quali:

  • Fondirigenti (codice Uniemens: FDIR),
  • Fondir (codice Uniemens: FODI).

Trattandosi di categorie professionali differenti, l’azienda può effettuare l’adesione a un fondo dedicato ai dirigenti e, contemporaneamente, a un fondo dedicato a operai, impiegati e quadri.

Le modalità di adesione a questi fondi sono le medesime.

I corsi finanziati potranno svolgersi, a seconda delle esigenze delle aziende committenti, sia presso le sedi aziendali, sia presso le nostre sedi formative di Memory Consult:

  • a Potenza in via dell’Edilizia 4/D
  • a Roma in via Sicilia 154
  • a Napoli in via Ausilio, Isola E5

Inoltre è possibile prevedere sedi occasionali, scelte per venire incontro a esigenze specifiche dell’azienda committente oltre che attivare dei corsi in modalità E-learning.

I Fondi Interprofessionali consentono la formazione interaziendale, che permette a studenti di aziende diverse, con la medesima necessità formativa, di condividere la medesima classe.

Sede della formazione interaziendale può essere, una delle sedi di Memory Consult (Potenza, Roma, Napoli) se prossima alle aziende, la sede di una delle aziende coinvolte, oppure una sede occasionale.

Le nostre Sedi

Sede Legale

Via dell’Edilizia 4/D – 85100 Potenza (PZ)
Tel. +39 0971 506711
info@memoryconsult.it

Altre Sedi

Roma | Via Sicilia 154
Tel. +39 06 42039530 | Fax +39 06 42010654
Napoli | Via Ausilio, Isola E5, Scala C

Tel. 081 2457480

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